NonSoNiEnTe-56-uffa: IL D E S I D E R I O DELL' I G N O T O

mercoledì 22 febbraio 2012

IL D E S I D E R I O DELL' I G N O T O

4 commenti:

NonSoNiEnTe-56-uffa22 febbraio 2012 alle ore 12:34
Tu sei l'aurora della mia vita, il sole dei miei giorni, hai trasformato un sogno in una realtà meravigliosa, ti amo più di ogni altra cosa al mondo e lo farò per sempre!.....http://www.youtube.com/watch?v=lKyXpmKlcWw&feature=relatedhttp://www.youtube.com/watch?v=lKyXpmKlcWw&feature=relatedv
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NonSoNiEnTe-56-uffa22 febbraio 2012 alle ore 12:43
Il mio amore finirà quando avrò trovato la goccia che ho perduto nell'oceanoIl mio amore finirà quando avrò trovato la goccia che ho perduto nell'oceano! http://www.youtube.com/watch?v=-DvJ9s1153A&feature=related
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Guardo il cielo!

Fuggo dalle strade e dalle sue
grida grigie
che mi riempiono la testa.
Guardo il cielo terso
impregnato di un candido
celeste,
intarsiato di nuvole,
luminoso e calmo,
come me.

Sola, semplicemente sola
in balia dei miei pensieri.

Respiro quell'aria rara,
passeggio nel silenzio
della bellezza.

utto
intorno a me si muove,
ed io resto ferma
davanti al giorno che passa.

Pensieri, parole ed emozioni

inconsapevolmente inutili si

confondono e confortano.
Mentre il resto va. E va in fretta.
Mi chiedo dov'è la fine.?

Perché almeno questa è una

rassicurante, utile, certezza.!

Mille facce, io noce...

Questo tempo pare talvolta strapparmi
le ossa insieme a mille pensieri
confusi o nitidi,
a seconda dello sgocciolare o meno della luna.
Quella luna che tutti posson guardar
e che eppur ha fin troppe facce
da poter avere una conformazione definita.
Mille facce come gli atri del cuore e della mente.
Mille facce come i pensieri degli uomini.
Mille facce come quelle delle stelle:
stelle luminose e non, del cui volto ci si prende gioco
a proprio piacimento,
in linea al proprio sentire.

Veramente alla noce io assomiglio:
amaro è il mallo a chi vi pone il dente,
duro è il guscio a schiacciarlo,
ma finalmente dolcissimo è il gheriglio.!!!

Entrasti in me ...

Nel grigiore di un giorno di festa,
tu entrasti per far splender la sera.
Eri tacita, con l'aria un po' mesta,
ma negli occhi la luce non c'era.

Senza voce rimasi ed un plauso
valutò la bellezza del viso;
la tua voce era un suono di flauto,
mi specchiai nel tuo dolce sorriso.

Può mai esistere siffatta bellezza,
fatta donna per gli occhi mortali?
Oh Gesù, che non sia certezza
la rinuncia a dei sogni ineguali.

Nel tuo cuore entrai malgrado,
col rifiuto a non ceder di poco;
fu allor che s'accese quel dardo,
che bruciò il mio cuor come fuoco.

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mercoledì 22 febbraio 2012

IL D E S I D E R I O DELL' I G N O T O

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